Lettera al Ministro Bianchi di Antonio Montuori presidente del Consiglio d’Istituto del Liceo Alfano I - Le Cronache
Salerno

Lettera al Ministro Bianchi di Antonio Montuori presidente del Consiglio d’Istituto del Liceo Alfano I

Lettera al Ministro Bianchi  di Antonio Montuori presidente del Consiglio d’Istituto del Liceo Alfano I

di Monica De Santis

Antonio Montuori è il Presidente del Consiglio d’Istituto del liceo “Alfano I” di Salerno. E in qualità di genitore e di Presidente ha scelto di scrivere una lunga lettera al Ministro Bianchi, premettendo in primis di essere stato, da sempre, “innamorato” della scuola. “Perché alla scuola devo tutto quello che sono”. Antonio Montuori scrive ancora che “La scuola mi ha messo alla pari con gli altri e mi ha chiesto solo di studiare. Ed allora, Ministro, la discussione non dovrebbe essere sul prolungamento del calendario scolastico, ma l’obiettivo dovrebbe essere quello di riportare la scuola, con i suoi valori, al centro del villaggio”. Montuori chiede di ripensare alla scuola come organo centrale della Democrazia. Riaffidare alla scuola il compito di formare le coscienze e di consegnare alla società persone oneste e leali… “Ma, oggi, mi creda, sono deluso ed amareggiato. Questa insistenza sul rientro in presenza, a un mese dalla conclusione dell’anno scolastico, ed in piena pandemia, è inspiegabile”. Per il presidente del consiglio d’istituto dell’Alfano I in questa fase, la Dad è l’unico strumento che può riuscire a conciliare il diritto alla salute e il diritto all’istruzione. “Occorre, nel contempo, preparare una riforma seria della scuola che coinvolga, tutte le componenti del mondo scolastico. È necessaria una collaborazione che parta dal rispetto dei ruoli e da un leale confronto. Un rapporto collaborativo può avere ripercussioni positive sul rendimento scolastico dei ragazzi e sul futuro sociale della nostra Nazione. – prosegue ancora il genitore – I nostri figli non devono essere considerati meri numeri o un rischio calcolato. Sono Persone che devono frequentare la scuola, in sicurezza, per essere liberi. Uomini liberi e donne libere. Venga a Salerno, signor Ministro. La pandemia ha messo a dura prova le nostre risorse fisiche, mentali ed economiche. Ma i ragazzi, i nostri figli, hanno reagito. Sono riusciti a trovare …..un equilibrio sopra la follia… E tutto questo, anche grazie alle famiglie e ai docenti. Perché la scuola non si è mai fermata. Aiutiamo questi ragazzi a pensare, a sognare, a portare avanti le loro idee. Perché le idee sono come le farfalle, a cui non puoi togliere le ali; le idee sono come le voci delle nostre madri, che non ascoltiamo più, ma che teniamo dentro di noi. Non disperdiamo le nostre energie su un rientro in presenza, a conclusione dell’anno scolastico. – afferma ancora Antonio Montuori – Guardiamo avanti. Pensiamo in Grande. Leggiamo e sfogliamo, insieme, le pagine della nostra vita. Perché, riprendendo, sommessamente, una frase del grande giurista Piero Calamandrei: Se si vuole che la Democrazia prima si faccia e poi si mantenga e si perfezioni, si può dire che la scuola, a lungo andare, è più importante del Parlamento, della Magistratura e della Corte Costituzionale. Sig. Ministro, creiamo le condizioni per sognare ed emozionarci nuovamente, attraverso una svolta sociale e culturale. – conclude il Presidente del Consiglio d’Istituto del liceo “Alfano I” – Operiamo un rinnovamento nel mondo della scuola, valorizzando i talenti e le competenze che abbiamo. Non ci deluda, signor Ministro. Non lo meritiamo e non lo meritano i nostri figli”.